Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
**NIENTE PAURA** :: FORUM APERTO AI VISITATORI DI NIENTE PAURA :: SPAZIO D'INCONTRO DEDICATO A OSPITI E ASPIRANTI GESTORI
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Eroi e assassini
Suor Albina Corti, responsabile della clinica “Monsignor Luigi Talamoni”, racconta i 14 anni di assistenza prestata quotidianamente a Eluana Englaro: «Non è abbandonata»
La accudiscono «quasi come una figlia». Da 14 anni le Suore Misericordine vegliano Eluana Englaro nella Casa di cura “Monsignor Luigi Talamoni” di Lecco. «In tutto questo tempo non le abbiamo mai prestato nessuna particolare cura medica - spiega la responsabile della clinica suor Albina Corti -.
Per noi è una persona e viene trattata come tale. È alimentata con il sondino naso-gastrico durante la notte ed è in buone condizioni di salute. Fisiologicamente ha tutte le funzioni sane.
È una ragazza bellissima».
La casa di Eluana da allora è una stanza singola nel reparto di riabilitazione da 14 posti letto della clinica, vicino alla basilica di San Nicolò a Lecco. Un ospedale privato, convenzionato con il sistema sanitario. Alle pareti le foto della vita prima dell’incidente di quel maledetto 18 gennaio 1992.
A farle da angelo custode suor Rosangela: «Lei - racconta quasi con pudore la consorella - oramai intuisce subito se ha mal di pancia o mal d’orecchio». Tutte le mattine la paziente viene alzata dal letto, lavata, messa in poltrona. Quotidianamente la portano in palestra, dove c’è un fisioterapista che le pratica la riabilitazione passiva; in stanza c’è spesso la radio accesa con la musica.
«Qualche volta muove gli occhi, soprattutto se le parla suor Rosangela - confida suor Albina -, non si riesce a capire se comprende, ma io penso di sì, anche se clinicamente dicono di no. Però non è in grado di compiere nessun movimento. In tutti questi anni non ha mai dato nessun segno».
«È arrivata da noi nel 1994 - ricorda la religiosa misericordina -. Erano stati i genitori a cercarci, perché era nata qui e il padre diceva: “Desidero che chiuda gli occhi dove è venuta alla luce”. Quando ci fu chiesto di ricoverarla, nutrivamo delle riserve. Sapendo che la ragazza era in coma, pensavamo di non essere attrezzate sufficientemente per poterla accudire.
Ma quando la nostra suora infermiera e un nostro medico sono andati a visitarla nel precedente ricovero, hanno capito subito che non necessitava di null’altro rispetto all’alimentazione con il sondino».
Eluana, seppure in stato vegetativo, non è stata mai lasciata sola, è inserita in una rete di relazioni: le fanno visita i famigliari, vengono anche alcuni conoscenti. «C’è una rete di relazioni intorno a lei, non è abbandonata. Spesso ad accompagnarla in giardino sulla carrozzina sono i genitori. Regolarmente vengono due amiche della ragazza», racconta suor Albina.
Ora le religiose della clinica “Talamoni” rimangono in attesa: «Per ora non ci hanno ancora comunicato nulla. Ovviamente noi non lasciamo entrare nessuno. Non sospenderemo mai l’alimentazione. Nel caso, venga il padre a prenderla: fino ad allora la ragazza starà qui. Anche se vorremmo dire al signor Englaro che se davvero la considera morta di lasciarla qui da noi. Eluana è parte anche della nostra famiglia».
Perchè non si dicono ANCHE queste cose? Perchè i media NON RACCONTANO TUTTA LA VERITA'?
Forse perchè é più comodo e facile portare avanti certe battaglie se si dà l'idea della sofferenza, dell'annientamento della persona? Se la si spersonalizza paragonandola ad un vegetale?
Questa ragazza morirà e magari fra cinque la scienza potrebbe essere in grado di ridarle una vita piena.
In Italia ci sono 2000 persone nelle condizioni di Eluana.
Secondo le statistiche, prima o poi 700 di loro si risveglieranno.
Molti in questi anni si sono risvegliati, alcuni anche dopo 11 anni.
Molti di loro camminano, parlano, studiano e amano.
Tutti questi 2000 VIVONO!
Eluana invece è stata assassinata.
Di eroico non c’è nessuno se non queste Suore.
La accudiscono «quasi come una figlia». Da 14 anni le Suore Misericordine vegliano Eluana Englaro nella Casa di cura “Monsignor Luigi Talamoni” di Lecco. «In tutto questo tempo non le abbiamo mai prestato nessuna particolare cura medica - spiega la responsabile della clinica suor Albina Corti -.
Per noi è una persona e viene trattata come tale. È alimentata con il sondino naso-gastrico durante la notte ed è in buone condizioni di salute. Fisiologicamente ha tutte le funzioni sane.
È una ragazza bellissima».
La casa di Eluana da allora è una stanza singola nel reparto di riabilitazione da 14 posti letto della clinica, vicino alla basilica di San Nicolò a Lecco. Un ospedale privato, convenzionato con il sistema sanitario. Alle pareti le foto della vita prima dell’incidente di quel maledetto 18 gennaio 1992.
A farle da angelo custode suor Rosangela: «Lei - racconta quasi con pudore la consorella - oramai intuisce subito se ha mal di pancia o mal d’orecchio». Tutte le mattine la paziente viene alzata dal letto, lavata, messa in poltrona. Quotidianamente la portano in palestra, dove c’è un fisioterapista che le pratica la riabilitazione passiva; in stanza c’è spesso la radio accesa con la musica.
«Qualche volta muove gli occhi, soprattutto se le parla suor Rosangela - confida suor Albina -, non si riesce a capire se comprende, ma io penso di sì, anche se clinicamente dicono di no. Però non è in grado di compiere nessun movimento. In tutti questi anni non ha mai dato nessun segno».
«È arrivata da noi nel 1994 - ricorda la religiosa misericordina -. Erano stati i genitori a cercarci, perché era nata qui e il padre diceva: “Desidero che chiuda gli occhi dove è venuta alla luce”. Quando ci fu chiesto di ricoverarla, nutrivamo delle riserve. Sapendo che la ragazza era in coma, pensavamo di non essere attrezzate sufficientemente per poterla accudire.
Ma quando la nostra suora infermiera e un nostro medico sono andati a visitarla nel precedente ricovero, hanno capito subito che non necessitava di null’altro rispetto all’alimentazione con il sondino».
Eluana, seppure in stato vegetativo, non è stata mai lasciata sola, è inserita in una rete di relazioni: le fanno visita i famigliari, vengono anche alcuni conoscenti. «C’è una rete di relazioni intorno a lei, non è abbandonata. Spesso ad accompagnarla in giardino sulla carrozzina sono i genitori. Regolarmente vengono due amiche della ragazza», racconta suor Albina.
Ora le religiose della clinica “Talamoni” rimangono in attesa: «Per ora non ci hanno ancora comunicato nulla. Ovviamente noi non lasciamo entrare nessuno. Non sospenderemo mai l’alimentazione. Nel caso, venga il padre a prenderla: fino ad allora la ragazza starà qui. Anche se vorremmo dire al signor Englaro che se davvero la considera morta di lasciarla qui da noi. Eluana è parte anche della nostra famiglia».
Perchè non si dicono ANCHE queste cose? Perchè i media NON RACCONTANO TUTTA LA VERITA'?
Forse perchè é più comodo e facile portare avanti certe battaglie se si dà l'idea della sofferenza, dell'annientamento della persona? Se la si spersonalizza paragonandola ad un vegetale?
Questa ragazza morirà e magari fra cinque la scienza potrebbe essere in grado di ridarle una vita piena.
In Italia ci sono 2000 persone nelle condizioni di Eluana.
Secondo le statistiche, prima o poi 700 di loro si risveglieranno.
Molti in questi anni si sono risvegliati, alcuni anche dopo 11 anni.
Molti di loro camminano, parlano, studiano e amano.
Tutti questi 2000 VIVONO!
Eluana invece è stata assassinata.
Di eroico non c’è nessuno se non queste Suore.
Amici di- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Su queste specificità ESTREMAMENTE INDIVIDUALI ritengo che "vivere" o morire sia ESCLUSIVAMENTE UNA SCELTA PERSONALE o espressa da CHI, in base alla legge, NE SIA TUTORE NEL RISPETTO DELLE VOLONTA' del singolo.
Credo altresì che il SILENZIO e la solidarietà nei confronti della famiglia sia il MIGLIORE ATTEGGIAMENTO per commemorare la povera Eluana.
Credo altresì che il SILENZIO e la solidarietà nei confronti della famiglia sia il MIGLIORE ATTEGGIAMENTO per commemorare la povera Eluana.
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Provarci significa prosciugare mari col secchio e spianare montagne con le paletta.
(Princi)
Daniela- Admin
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Un altro "grande" che se ne va ma la sua musica rimarrà x sempre, ciao Francesco
Ospite- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Valentina Giovagnini era una giovane cantante di Pozzo della Chiana, qui vicino, sempre in provincia di Arezzo.
Aveva partecipato qualche anno fa a Sanremo. Un mese fa circa, si è schiantata con la sua auto a poche centinaia di metri da casa sua.
Eccesso di velocità, senza cinture.... aveva 29 anni.
Aveva partecipato qualche anno fa a Sanremo. Un mese fa circa, si è schiantata con la sua auto a poche centinaia di metri da casa sua.
Eccesso di velocità, senza cinture.... aveva 29 anni.
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PaolaB.
B&B La Casa del Frate
Castiglion Fiorentino (AR)
www.lacasadelfrate.it
email: casadelfrate2004@libero.it
La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre.
PaolaB.- Moderatore
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Mino Reitano era un cantante considerato nazional popolare dagli snob e da una certa critica musicale con la puzza sotto il naso...
Devo dire che anche io non lo consideravo più di tanto.
Stando davanti alla tv in questi giorni ho invece appreso che era diplomato al Conservatorio e suonava diversi strumenti.. quindi una persona preparata, ma sopratutto dal punto di vista umano, un buono un puro e un semplice.
Sapete, io non so postare i video, ma se qualcuno postasse Una ragione di più mi farebbe molto piacere... è una canzone, una sua canzone davvero stupenda. Grazie.
Devo dire che anche io non lo consideravo più di tanto.
Stando davanti alla tv in questi giorni ho invece appreso che era diplomato al Conservatorio e suonava diversi strumenti.. quindi una persona preparata, ma sopratutto dal punto di vista umano, un buono un puro e un semplice.
Sapete, io non so postare i video, ma se qualcuno postasse Una ragione di più mi farebbe molto piacere... è una canzone, una sua canzone davvero stupenda. Grazie.
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PaolaB.
B&B La Casa del Frate
Castiglion Fiorentino (AR)
www.lacasadelfrate.it
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PaolaB.- Moderatore
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Salute e Fraternità a tutti,
se me lo concedete vorrei dire la mia...
Dovete sapere che i forum sono luoghi molto particolari...io ne frequento uno, per la mia attività, in cui c'è di tutto e di più, si incomincia con un certo tipo d'argomento e "magicamente" si finisce per litigare...perchè trattasi...di un forum che tratta la materia più caleidoscopica del mondo...IL CAVALLO... e allora chi la pensa in un modo, chi la pensa in un altro chi s'arrocca in una certa posizione, chi s'arrabbia, chi s'offende, chi dice mezza parola e fa pace...un casino, vero e proprio. Anche a me, m'hanno beccato sul forum che scrivevo a come rimediare a una fobia di un cavallo, perchè il forum è anche questo, oltre che palestra di opnioni anche aiuto tangibile per quelle persone che magari non hanno le stesse competenze, o molte volte sono persone giovanissime alle prese con dei problemi seri.
Personalmente, non voglio farmi pubblicità (ma...non ci sarebbe nulla di male...) collaboro con un Bed and Breakfast del mio paesello (eh ehe ehehhe...Olevano Romano...), ho un maneggio piccino picciò, ma un sacco carino.
Se mi vorrete ancora, scriverò di nuovo...
se me lo concedete vorrei dire la mia...
Dovete sapere che i forum sono luoghi molto particolari...io ne frequento uno, per la mia attività, in cui c'è di tutto e di più, si incomincia con un certo tipo d'argomento e "magicamente" si finisce per litigare...perchè trattasi...di un forum che tratta la materia più caleidoscopica del mondo...IL CAVALLO... e allora chi la pensa in un modo, chi la pensa in un altro chi s'arrocca in una certa posizione, chi s'arrabbia, chi s'offende, chi dice mezza parola e fa pace...un casino, vero e proprio. Anche a me, m'hanno beccato sul forum che scrivevo a come rimediare a una fobia di un cavallo, perchè il forum è anche questo, oltre che palestra di opnioni anche aiuto tangibile per quelle persone che magari non hanno le stesse competenze, o molte volte sono persone giovanissime alle prese con dei problemi seri.
Personalmente, non voglio farmi pubblicità (ma...non ci sarebbe nulla di male...) collaboro con un Bed and Breakfast del mio paesello (eh ehe ehehhe...Olevano Romano...), ho un maneggio piccino picciò, ma un sacco carino.
Se mi vorrete ancora, scriverò di nuovo...

SANPAOLO- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Ciao SanPaolo (beato te che sei santo, e beati anche noi, perchè qui dentro i santi ancora non erano mai arrivati),
ho un vago sospetto di quale sia il B&B con il quale collabori
.
Grazie della tua testimonianza forumistica; non è che qui troverai frequentatori assidui di forum di altro genere, ma abbiamo una certa esperienza di forum di questo tipo, proveniendo tutti da un altro che due anni fa circa fu chiuso e che abbiamo frequentato assiduamente per diversi anni.
Quindi, conosciamo abbastanza bene le dinamiche che intervengono in questo tipo di confronto.Credo che i forum, e ho la presunzione di affermare TUTTI i forum, siano uno spaccato sociale abbastanza attendibile, ed è logico che personalità, livelli di maturità, caratteri, culture, esperienze diverse, accomunate dal solo tema del forum, venendo a contatto, possano avere anche degli attriti.
Ma questa è anche la caratteristica della vita in sè, non ce ne stupiamo.
E la vita, che crea rapporti interpersonali, ha anche la necessità di una selezione: quindi, anche nei forum, si convive più o meno serenamente a seconda degli interlocutori e, come nella vita, ci si può trovare davanti a delle scelte, a prendere e lasciare, guadagnare o perdere.La compatibilità random non esiste nemmeno nel virtuale.Credo però che ognuno possa avere delle qualità su cui il prossimo possa focalizzare l'attenzione e trarne vantaggio, e che solo dalla falsità sia non solo necessario, ma indispensabile, stare alla larga.
Ora ti investo di una responsabilità non indifferente: se avrai, come altri ospiti già fanno, la voglia e l'interesse di comunicare con noi, lasciamo a te la facoltà di giudicare.
A presto
Daniela
ho un vago sospetto di quale sia il B&B con il quale collabori

Grazie della tua testimonianza forumistica; non è che qui troverai frequentatori assidui di forum di altro genere, ma abbiamo una certa esperienza di forum di questo tipo, proveniendo tutti da un altro che due anni fa circa fu chiuso e che abbiamo frequentato assiduamente per diversi anni.
Quindi, conosciamo abbastanza bene le dinamiche che intervengono in questo tipo di confronto.Credo che i forum, e ho la presunzione di affermare TUTTI i forum, siano uno spaccato sociale abbastanza attendibile, ed è logico che personalità, livelli di maturità, caratteri, culture, esperienze diverse, accomunate dal solo tema del forum, venendo a contatto, possano avere anche degli attriti.
Ma questa è anche la caratteristica della vita in sè, non ce ne stupiamo.
E la vita, che crea rapporti interpersonali, ha anche la necessità di una selezione: quindi, anche nei forum, si convive più o meno serenamente a seconda degli interlocutori e, come nella vita, ci si può trovare davanti a delle scelte, a prendere e lasciare, guadagnare o perdere.La compatibilità random non esiste nemmeno nel virtuale.Credo però che ognuno possa avere delle qualità su cui il prossimo possa focalizzare l'attenzione e trarne vantaggio, e che solo dalla falsità sia non solo necessario, ma indispensabile, stare alla larga.
Ora ti investo di una responsabilità non indifferente: se avrai, come altri ospiti già fanno, la voglia e l'interesse di comunicare con noi, lasciamo a te la facoltà di giudicare.
A presto
Daniela
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(Princi)
Daniela- Admin
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
SANPAOLO ha scritto:Salute e Fraternità a tutti,
Dovete sapere che i forum sono luoghi molto particolari...io ne frequento uno, per la mia attività, in cui c'è di tutto e di più, si incomincia con un certo tipo d'argomento e "magicamente" si finisce per litigare...perchè trattasi...di un forum che tratta la materia più caleidoscopica del mondo...IL CAVALLO... e allora chi la pensa in un modo, chi la pensa in un altro chi s'arrocca in una certa posizione, chi s'arrabbia, chi s'offende, chi dice mezza parola e fa pace...un casino, vero e proprio.
ciao anche a te
credo non accada solo nei forum, accade nella vita
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§ Lì ci siamo per esserci. Qui ci siamo per stare! (Paoletta) §
teresa- Moderatore
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
...La differenza tra questo forum e quello dove "autorevolmente" scrivo è che qui, non c'è sezione veterinaria, o la sezione della psicologia equina.
Io però vorrei scrivere qui, per un motivo, per la piacevolezza del bel scrivere perchè vorrei trasmettere a voi tutti, il meglio, il bello del mondo del cavallo, quello fuori dalla logica della gara, o del prezzo della sella, invitandovi a una conoscenza, culturale ma nello stesso tempo affettiva del cavallo. Questo mi piacerebbe, e trovare bei spunti di discussione su i probelmi che investe noi gente di cavalli e visti da voi che magari poco masticate del mondo del cavallo.
Io scrivo anche su cavallo2000 che è un'agenzia di informazione ippica, solo che lì edito dei pezzi di carattere storico-culturale e di certo nessuno mi risponde, qui vorrei le vostre opinioni, le vostre sensazioni, i vostri pensieri, ma soprattutto le vostre emozioni. Se volte, vi porterò all'interno di un mondo che è a metà tra una goliardica gabbia de matti e passione pura che arriva a far fare cose al limite della decenza (tipo...fare la nottata al cavallo in una condizone di risoluzione di una colica e dormirci accanto...in box...un'esperienza particolarmente bella).
Noi che facciamo un certo tipo di equitazione abbiamo un contatto con i misteri della natura del tutto particolare. Noi viviamo attraverso gli occhi e i respiri di un animale che esiste da 40 milioni di anni e inspiegabilmente trova la compagnia dell'essere umano a volte piacevole, (purtroppo molto raramente). Noi viviamo di stagioni, di profumo di fieno e della pelle dei nostri compagni a quattro zampe e quando raramente li montiamo (chiedendo sempre il loro consenso) si rinnova quel patto tacito tra uomo e cavallo che ha 4.000 anni (o giù di lì).
Un detto Mongolo recita: "la morte teme chi va a cavallo" e di fatti quando si è in sella, la prospettiva del mondo cambia e ci ricorda di tutto il bello che una volta ammantava le nostre campagne. Il cavallo è senza tempo, il cavallo non ha tempo, è l'unica cosa che ancora ci ricorda le cose sane di una volta.
Il patto di amicizia con il cavallo si rinnova ogni volta che nasce un puledro, ogni volta che due nature si incontrano, fuori dalle logiche del profitto e accettano di percorrere un tratto di strada insieme, un tratto di strada che si chiama vita.
Mi chiamo SAN PAOLO, perchè il mio maneggio è dedicato al Santo che grazie a una caduta da cavallo acquistò la ragione, in realtà mi chiamo Scelsi Raffaella, anche se preferisco di più SAN PAOLO...anche se ogni tanto...mi viene un certo cerchio alla testa...
Io però vorrei scrivere qui, per un motivo, per la piacevolezza del bel scrivere perchè vorrei trasmettere a voi tutti, il meglio, il bello del mondo del cavallo, quello fuori dalla logica della gara, o del prezzo della sella, invitandovi a una conoscenza, culturale ma nello stesso tempo affettiva del cavallo. Questo mi piacerebbe, e trovare bei spunti di discussione su i probelmi che investe noi gente di cavalli e visti da voi che magari poco masticate del mondo del cavallo.
Io scrivo anche su cavallo2000 che è un'agenzia di informazione ippica, solo che lì edito dei pezzi di carattere storico-culturale e di certo nessuno mi risponde, qui vorrei le vostre opinioni, le vostre sensazioni, i vostri pensieri, ma soprattutto le vostre emozioni. Se volte, vi porterò all'interno di un mondo che è a metà tra una goliardica gabbia de matti e passione pura che arriva a far fare cose al limite della decenza (tipo...fare la nottata al cavallo in una condizone di risoluzione di una colica e dormirci accanto...in box...un'esperienza particolarmente bella).
Noi che facciamo un certo tipo di equitazione abbiamo un contatto con i misteri della natura del tutto particolare. Noi viviamo attraverso gli occhi e i respiri di un animale che esiste da 40 milioni di anni e inspiegabilmente trova la compagnia dell'essere umano a volte piacevole, (purtroppo molto raramente). Noi viviamo di stagioni, di profumo di fieno e della pelle dei nostri compagni a quattro zampe e quando raramente li montiamo (chiedendo sempre il loro consenso) si rinnova quel patto tacito tra uomo e cavallo che ha 4.000 anni (o giù di lì).
Un detto Mongolo recita: "la morte teme chi va a cavallo" e di fatti quando si è in sella, la prospettiva del mondo cambia e ci ricorda di tutto il bello che una volta ammantava le nostre campagne. Il cavallo è senza tempo, il cavallo non ha tempo, è l'unica cosa che ancora ci ricorda le cose sane di una volta.
Il patto di amicizia con il cavallo si rinnova ogni volta che nasce un puledro, ogni volta che due nature si incontrano, fuori dalle logiche del profitto e accettano di percorrere un tratto di strada insieme, un tratto di strada che si chiama vita.
Mi chiamo SAN PAOLO, perchè il mio maneggio è dedicato al Santo che grazie a una caduta da cavallo acquistò la ragione, in realtà mi chiamo Scelsi Raffaella, anche se preferisco di più SAN PAOLO...anche se ogni tanto...mi viene un certo cerchio alla testa...

SANPAOLO- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
SANPAOLO ha scritto:...La differenza tra questo forum e quello dove "autorevolmente" scrivo è che qui, non c'è sezione veterinaria, o la sezione della psicologia equina.
non ancora, ma le metteremo presto, probabilmente.Di sicuro però, nel forum dove autorevolmente scrivi, non c'è una sezione sui Bed & Breakfast, e nemmeno troverai forum di Bed & breakfast dove si parlerà di cavalli, ma noi si sa, siamo gente speciale

Scherzi a parte, hai scritto un testo bello che mi tocca particolarmente e non da profana, e ho i miei motivi per non andare oltre.Ma qui, stranamente, troverai spazio anche per parlar dei tuoi animali e per condividerne la passione e le emozioni con chi vorrà.
Un saluto Raffaella, spero di rileggerti.
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Provarci significa prosciugare mari col secchio e spianare montagne con le paletta.
(Princi)
Daniela- Admin
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Benchè mi manchi totalmente la convinzione che la caduta abbia fatto bene a S Paolo e a noi... ho trovato BELLISSIMO quello che hai scritto.
Leggendoti ho avuto la sensazione di risentire odori e riumori dell'infanzia... di questo ti ringrazio, di avermi fatta tornare a pensieri e sensazioni in parte dimenticate.
Penso che il rapporto con gli animali sia una cosa speciale (mi riferisco anche ad altri amimali, non solo al cavallo).
Vorrei mettere la foto di un grande amore (che ho perso): il cavallo Tim...sorride
intelligente e "pestifero"...dispettoso e affettuoso...prepotente e paziente.
Purtroppo non posso cavalcare, ma ci andavo a passeggio fianco a fianco...anche se il suo fianco era molto più in alto del mio ...

Leggendoti ho avuto la sensazione di risentire odori e riumori dell'infanzia... di questo ti ringrazio, di avermi fatta tornare a pensieri e sensazioni in parte dimenticate.
Penso che il rapporto con gli animali sia una cosa speciale (mi riferisco anche ad altri amimali, non solo al cavallo).
Vorrei mettere la foto di un grande amore (che ho perso): il cavallo Tim...sorride

Purtroppo non posso cavalcare, ma ci andavo a passeggio fianco a fianco...anche se il suo fianco era molto più in alto del mio ...

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teresa- Moderatore
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Tere.... Facci un giro, a cavallo..... Forse farà bene anche a Te.... Ritrovi la ragione anche Tu!
















Ospite- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Marcello ha scritto:Tere.... Facci un giro, a cavallo..... Forse farà bene anche a Te.... Ritrovi la ragione anche Tu!![]()
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teresa- Moderatore
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Marcello ha scritto:![]()
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teresa- Moderatore
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
teresa ha scritto:Marcello ha scritto:![]()
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ehhhhhhhhhh NO...se piangi non vale
...attento a te che ti regalo una delle 3 ernie
...magari quella cervicale che duole di più
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baci baci e strabaci.



Ospite- Ospite
Marino Garzoni...chi era costui
Stamattina, vorrei raccontarvi una storia...
è la storia di un uomo vissuto circa 300 anni fa e il cui nome oggi è praticamente sconosciuto a i più.
Era un Senatore della Serenissima Republica di Venezia e il suo nome era Marino Garzoni.
Di solito l'aristocrazia veneta aveva interessi nel mare, lui invece li aveva in terra ed era a differenza dei suoi pari un buon cavaliere.
Il fratello Alvise, prima di morire in guerra contro i Turchi (allora per i veneziani, i polacchi e gli austriaci era sport nazionale combattere i turchi) mandò al fratello uno splendido purosangue arabo. Il purosangue arabo era nel '600 a puro appannaggio di re e sultani in quanto l'esportazione dai paesi arabi era vietata anche a costo della morte, pertanto aver fatto "prigioniero" un cavallo arabo, magari di proprietà di un turco era un qualcosa di speciale. Solo Luigi XIV° ne possedeva alcuni tanto che per ironia dela storia, quando gli ambasciatori veneziani arrivarono a Versailles, furono ammessi alla presenza del Re, nel Maneggio reale, mentre lui montava, tanto che i malcapitati furono costretti a corrergli dietro e il tutto a tempo della musica di un altrpo italiano il Lully.
Il cavallo arrivò a Venezia via mare e quando Marino lo vide se ne innamorò, perchè se è vero che tutti i cavalli sono belli, il cavallo arabo con quel particolare muso e l'espressività degli occhi ha quel qualcosa di speciale, tanto che gli arabi che ne hanno curato la selezione parlano di lui come "un altro figlio di Adamo".
Purtroppo, dopo un pò di tempo dopo il suo arrivo a Venezia il cavallo di Marino si ammala. All'epoca i veterinari non esistevano (bisognerà aspettare il 1756 e la Francai per la creazione della prima facoltà di medicina veterinaria ad Altfort vicino Parigi), così Marino affida il cavallo alle cure di un "marescalco", ossia di un maniscalco che chiaramente lo portò a morte.
Il dolore di Marino fu talmente grande, dilaniante e incolmabile, che spese buona parte delle sue sostanze per girare l'Europa, tutte le biblioteche allora conosciute e consultare tutti i libri consultabili che parlassero di patologie vetrinarie dle cavallo. Trovò tomi in ebraico, in latino, greco e siccome a parte il veneziano e un pò di latino, il nostro Marino non sapeva parlare, incominciò a imparare anche quelle lingue per comprendere meglio i testi, alcuni risalenti alla scuola salernitana, altri al periodo arabo. Dopo anni di studio da alle stampe a Venezia un volumetto in cui tratta le malattie del cavallo allora conosciute. Si tratterebbe del primo trattato di veterinaria ippiatrica italiano e come tutte le cose italiane, pressochè sconosciute.
Qual'è la morale della storia.
Qurest'uomo così lontano da noi e perso nel tempo, di cui non abbiamo manco un ritratto, ancora oggi nella prefazione del suo libro ci parla con voce fresca e viva, di quella passione che porta a cose incredibili. Marino è l'archetipo del proprietario-veterinario autodidatta, il Santo protettore di quella razza bastarda degli autodidatti, di cui, io San Paolo, faccio parte, ma il nome di Marino Garzoni oggi è vivo più che mai, perchè il Dottor Marino Garzoni, Medico Veterinario oggi è impegnato nella salvaguardia dei cavalli, contro il loro maltrattamento ed è ben conosciuto presso i comandi della Forestale o dei Nas tramite lettere di denuncia.

è la storia di un uomo vissuto circa 300 anni fa e il cui nome oggi è praticamente sconosciuto a i più.
Era un Senatore della Serenissima Republica di Venezia e il suo nome era Marino Garzoni.
Di solito l'aristocrazia veneta aveva interessi nel mare, lui invece li aveva in terra ed era a differenza dei suoi pari un buon cavaliere.
Il fratello Alvise, prima di morire in guerra contro i Turchi (allora per i veneziani, i polacchi e gli austriaci era sport nazionale combattere i turchi) mandò al fratello uno splendido purosangue arabo. Il purosangue arabo era nel '600 a puro appannaggio di re e sultani in quanto l'esportazione dai paesi arabi era vietata anche a costo della morte, pertanto aver fatto "prigioniero" un cavallo arabo, magari di proprietà di un turco era un qualcosa di speciale. Solo Luigi XIV° ne possedeva alcuni tanto che per ironia dela storia, quando gli ambasciatori veneziani arrivarono a Versailles, furono ammessi alla presenza del Re, nel Maneggio reale, mentre lui montava, tanto che i malcapitati furono costretti a corrergli dietro e il tutto a tempo della musica di un altrpo italiano il Lully.
Il cavallo arrivò a Venezia via mare e quando Marino lo vide se ne innamorò, perchè se è vero che tutti i cavalli sono belli, il cavallo arabo con quel particolare muso e l'espressività degli occhi ha quel qualcosa di speciale, tanto che gli arabi che ne hanno curato la selezione parlano di lui come "un altro figlio di Adamo".
Purtroppo, dopo un pò di tempo dopo il suo arrivo a Venezia il cavallo di Marino si ammala. All'epoca i veterinari non esistevano (bisognerà aspettare il 1756 e la Francai per la creazione della prima facoltà di medicina veterinaria ad Altfort vicino Parigi), così Marino affida il cavallo alle cure di un "marescalco", ossia di un maniscalco che chiaramente lo portò a morte.
Il dolore di Marino fu talmente grande, dilaniante e incolmabile, che spese buona parte delle sue sostanze per girare l'Europa, tutte le biblioteche allora conosciute e consultare tutti i libri consultabili che parlassero di patologie vetrinarie dle cavallo. Trovò tomi in ebraico, in latino, greco e siccome a parte il veneziano e un pò di latino, il nostro Marino non sapeva parlare, incominciò a imparare anche quelle lingue per comprendere meglio i testi, alcuni risalenti alla scuola salernitana, altri al periodo arabo. Dopo anni di studio da alle stampe a Venezia un volumetto in cui tratta le malattie del cavallo allora conosciute. Si tratterebbe del primo trattato di veterinaria ippiatrica italiano e come tutte le cose italiane, pressochè sconosciute.
Qual'è la morale della storia.
Qurest'uomo così lontano da noi e perso nel tempo, di cui non abbiamo manco un ritratto, ancora oggi nella prefazione del suo libro ci parla con voce fresca e viva, di quella passione che porta a cose incredibili. Marino è l'archetipo del proprietario-veterinario autodidatta, il Santo protettore di quella razza bastarda degli autodidatti, di cui, io San Paolo, faccio parte, ma il nome di Marino Garzoni oggi è vivo più che mai, perchè il Dottor Marino Garzoni, Medico Veterinario oggi è impegnato nella salvaguardia dei cavalli, contro il loro maltrattamento ed è ben conosciuto presso i comandi della Forestale o dei Nas tramite lettere di denuncia.

SANPAOLO- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Bella la storia, l'ho letta con molto piacere... Prof 047, conoscevi questo tuo conterraneo?
Ti volevo anche fare una domanda, S Paolo (non è che amo molto i santi, ma insomma...
): tu desideri esclusivamente raccontarci queste storie interessanti o pensi anche di interagire con noi?
Non so gli altri, ma io preferirei la seconda che ho detto
Ancora un mio pensiero: se il rapporto con i cavalli (lo riconosco senza sforzo) è impagabile, quello con gli essere umani è indispensabile
Ti volevo anche fare una domanda, S Paolo (non è che amo molto i santi, ma insomma...

Non so gli altri, ma io preferirei la seconda che ho detto

Ancora un mio pensiero: se il rapporto con i cavalli (lo riconosco senza sforzo) è impagabile, quello con gli essere umani è indispensabile

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§ Lì ci siamo per esserci. Qui ci siamo per stare! (Paoletta) §
teresa- Moderatore
- Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
mi scusi Egregio/a Sanpaolo...potrebbe per cortesia votare il nostro sondaggio li nella sezione ospiti? ...aiutateci a migliorare il nostro lavoro è il titolo del post....grazie.....anch'io ho dei cavalli....una sessantina....nel motore della Ducati però..... 

Ospite- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
ora che mi viene in mente abita un mio amico da quelle parti......più che i cavalli gli piacciono le cavalle...!!



Ospite- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Una doverosa precisazione...
Sebbene abbia scelto il nome di un Santo, io sono fermamente anticlericale, e non entrerei in chiesa manco con la camicia di forza, questo per fugare qualche dubbio, sulla scelta di questo nickname che nasce anche da un'altra motivazione, del tutto "sentimentale".
Comunque. Io ho sempre pensato delle persone che mettono su un B&B un gran bene del mondo perchè offrono un tipo di ospitalità che ha radici addirittura nel mondo romano (e anche in quello arabo). Interagire è una parola che non amo, diciamo che preferisco scambiare, confrontarmi. Mi vorrei confrontare, con quel signore sopra di me (quello che ha scritto prima di me, attenzione ai doppi sensi perchè penso che sia un tombeur de femme...)...dice, che nella sua moto ha 60 cavalli...io ne ho tre...più due asini...mi ricorda uno che volle venire al mio maneggio (in moto) per imparare a montare. Di solito si fa, la prima volta il provino, per capire se il soggetto ha speciale propensione per l'equitazione. Pertanto dopo tutta la preparazione, le operazioni di sellaggio, il tizio venne messo a cavallo. Da eccezionale centauro (aveva una mega moto giapponese di cilindrata clamorosa) venne preso dal panico più puro, e incomiciò a balbettare i classici:"oddio...ma questo se move...oddio...come sto alto...oddio mò casco..." A differenza della moto, il cavallo è giustamente un animale pensante e siccome dotato di grande intelligenza e di senso del'umorismo, piano piano, si avvicinò a me con il tizio sopra, mi premette il muso addosso la faccia e con lo sguardo di fuoco mi invitò a far scendere il tizio dalla sua groppa.
Invece un altro motociclista (si era in un maneggio dove facevo tirocinio) si innamorò talmente tanto del cavallo, che si vendette la moto, con quei soldi ci si comprò un cavallo.
Meditate gente, meditate...
Sebbene abbia scelto il nome di un Santo, io sono fermamente anticlericale, e non entrerei in chiesa manco con la camicia di forza, questo per fugare qualche dubbio, sulla scelta di questo nickname che nasce anche da un'altra motivazione, del tutto "sentimentale".
Comunque. Io ho sempre pensato delle persone che mettono su un B&B un gran bene del mondo perchè offrono un tipo di ospitalità che ha radici addirittura nel mondo romano (e anche in quello arabo). Interagire è una parola che non amo, diciamo che preferisco scambiare, confrontarmi. Mi vorrei confrontare, con quel signore sopra di me (quello che ha scritto prima di me, attenzione ai doppi sensi perchè penso che sia un tombeur de femme...)...dice, che nella sua moto ha 60 cavalli...io ne ho tre...più due asini...mi ricorda uno che volle venire al mio maneggio (in moto) per imparare a montare. Di solito si fa, la prima volta il provino, per capire se il soggetto ha speciale propensione per l'equitazione. Pertanto dopo tutta la preparazione, le operazioni di sellaggio, il tizio venne messo a cavallo. Da eccezionale centauro (aveva una mega moto giapponese di cilindrata clamorosa) venne preso dal panico più puro, e incomiciò a balbettare i classici:"oddio...ma questo se move...oddio...come sto alto...oddio mò casco..." A differenza della moto, il cavallo è giustamente un animale pensante e siccome dotato di grande intelligenza e di senso del'umorismo, piano piano, si avvicinò a me con il tizio sopra, mi premette il muso addosso la faccia e con lo sguardo di fuoco mi invitò a far scendere il tizio dalla sua groppa.
Invece un altro motociclista (si era in un maneggio dove facevo tirocinio) si innamorò talmente tanto del cavallo, che si vendette la moto, con quei soldi ci si comprò un cavallo.
Meditate gente, meditate...
SANPAOLO- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
"Quello" che ha scritto sopra di Te, oltre ai cavalli ha anche le Volpi!.....E sapessi quante Volpi!!




































































































































Ospite- Ospite
Re: Il salotto dei gestori e degli ospiti: chiacchiere e saluti
Carissimo Marcello,
innanzi tutto, compliemnti per la tua struttura, però...abbi pazienza...che significa che il tizio prima o sopra di me ha anche un sacco di volpi?

innanzi tutto, compliemnti per la tua struttura, però...abbi pazienza...che significa che il tizio prima o sopra di me ha anche un sacco di volpi?


SANPAOLO- Ospite
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